venerdì 20 dicembre 2013

E' Natale per tutti...

Pedalo già da un'ora e mezza... non volevo uscire, fa freddo e la nebbia mi rende fradicio anche se le goccioline sembra si solidifichino all' istante... pedalo, arranco in salita, non è il Mortirolo ma per le mie condizioni fisiche, per il freddo, per quel “qualche chilo in più” è dura... su un rapporto, vedo la vetta, un timido sole fa capolino dalla nebbia ormai leggera e all'istante rende tutto più caldo... Ho sete, sete però di qualcosa di caldo... nella borraccia l'acqua sarà ghiacciata, mi si rompono i denti solo al pensarci... pedalo, ora meno affannosamente... la vetta. Giù in discesa per un centinaio di metri ed eccomi in un paesino oltrepadano, sembra tutto addormentato... le viti nude, qualche caco rosseggia su una pianta, un cane mi si avvicina circospetto... un bar con le vetrine appannate...
Smonto dalla Fondriest e faccio per sgranchirmi le gambe, qualcuno mi osserva... Noncurante sfilo il portafogli dalla tasca e mi avvio per un buon tè caldo... “Freddo?” mi apostrofa un tipo scalcinato seduto davanti ad bar “mah, a stare fermi si, pedalando però quasi si suda”... gli sorrido ed entro... Una ragazza amorfa si presenta e con lo sguardo mi interroga... “Un tè per cortesia e una bottiglietta di acqua frizzante a temperatura ambiente”... Mi sorbisco la fumante bevanda con calma, mi scaldo le mani, mi scaldo dentro, mi si scalda lo spirito... Il tizio con cui avevo scambiato qualche parola si è alzato e mi guarda dalla vetrina... “Cosa fa, mi aspetta?, Boh”... Pago, saluto, esco... Lo guardo, è veramente conciato male, ha una giacca di un paio di taglie in più, in compenso i pantaloni arrivano a metà polpaccio, per non parlare delle scarpe, improbabili, tenute insieme da qualche filo di spago variopinto... Si avvicina... “oh, avrei proprio voglia di bere qualcosa” mi apostrofa... lo guardo ancora e poso nuovamente la bici al muro... brandisco il portafogli, ne vorrei cavare qualche moneta ma mi scappa in mano un dieci euro... “ma sì”, mi dico” l'è Nadat anca par Lù”... “toh, bevi un caffè e a mezzogiorno mangiati un panino”... accetta subito, mi sorride, prende il dieci euro e va nel bar... Mi infilo i guanti, il passamontagna, sento la porta che si apre di nuovo e il tizio che ne esce con un bicchierone colmo di vino bianco... “eh no” gli faccio “se ti bevi dieci euro in due minuti, i buoni propositi dove vanno a finire? “No No, capo, questo è per te, il mio vado a prenderlo adesso...” Resto attonito, mi gira quasi la testa, non so a cosa pensare e mi ritrovo con una caraffa di bianco in mano, il resto dei soldi nell' altra (nel frattempo il tizio mi ha infilato in mano un cinque e qualche moneta) e un barbone che mi ha offerto da bere e mi sorride compiaciuto... Non so davvero cosa dire, farfuglio qualcosa e penso a come farò a bermi quel vino che già mi viene la nausea... “Lo ringrazio, “caccio giù” tutto in un fiato, lui fa lo stesso, lo sguardo gli brilla “Non mi piace mai bere da solo” e con due passi si riporta alla sua sedia ormai gelata...
Pedalo, con meno vigore ho la mente ingombra di pensieri confusi, non riesco a trovare una logica a quello che è accaduto eppure mi è rimasto qualcosa di buono, che non provavo da tanto tempo... qualcosa che mi ha fatto assaporare (oltre ad un improbabile vino alla spina!!!) una remota fragranza di genuinità.
Buon Natale a tutti Voi
Lele