lunedì 17 dicembre 2012

18-12-1999

...si, mi ricordo di lui, me lo ricordo sempre brizzolato, magro, uguale, con la sigaretta perennemente accesa, mi ricordo della calma che usava in ogni azione e dell'essere comunque determinato e fermo sulle proprie idee... mi ricordo che ci voleva davvero bene, senza fronzoli o ostentazioni... si, mi ricordo anche che lo tempestavamo di domande e che lui con garbo  dava soddisfazione alla nostra curiosità, sempre... mi ricordo  che aveva delle mani d'oro: non c'era lavoro che non sapesse fare, fosse manuale o di estremo concetto, mi ricordo che era un genio della matematica e di tutte le sue applicazioni; avrebbe potuto tranquillamente esserne docente universitario ma ha preferito coltivarla con passione, senza doveri... si, mi ricordo di lui, della sua generosità, mai manifestata apertamente, mai, mi ripeto, ostentata... mi ricordo che era tifosissimo della Juventus e di come esultava ad un goal o di come rimaneva calmo in caso di rete subìta o sconfitta... mi ricordo dei suoi libri di geografia, di matematica (in tedesco e francese!), delle sue centinaia di dischi di musica classica, dell' enciclopedia Treccani, acquistata per noi con sudore... Mi ricordo delle tessere del P.C.I., di quando era Sindaco, delle riunioni, dei "Compagni" che ogni tanto passavano in casa a chiacchierare... mi ricordo della Peugeot 104 blu con cui ci portava alla scuola materna, mi ricordo della 131 e di un viaggio interminabile nella neve per Vicosoprano, mi ricordo della Tipo, la sua ultima auto... ah, già Vicosoprano... mi ricordo che lo amava... anche se era un furestu... mi ricordo che amava la nostra casetta, mi ricordo i sacrifici fatti per costruirla... mi ricordo che amava mia madre, e che fra loro c'erano sempre parole di serenità, mai un'offesa o qualcosa di fuori posto... avranno pure discusso, sempre con pacatezza e rispetto, senza mai coinvolgere terze persone... Mi ricordo del 18 dicembre 1999, era un freddo sabato, mi ricordo i suoi occhi, illuminati davanti all'albero di Natale che solo per lui avevo fatto... mi ricordo che ci ha lasciati così, dopo una malattia lunga e penosa, come era solito fare, in silenzio e con un sorriso... ciao Papà.

Lele

Il 18 dicembre 1999 è morto mio padre, domani cade il tredicesimo anniversario... quante cose sono accadute in tutto questo tempo... Non so farne un bilancio, di alcune non me ne faccio una ragione e mai me la farò... Ricordo e il farlo mi pugnala.

2 commenti:

  1. Pensiero bellissimo e commovente, intenso e doloroso. Il mio abbraccio più grande.

    RispondiElimina
  2. grazie Silvano, le tue parole prendono sempre il sentiero che porta al cuore.

    RispondiElimina