Not for sale (non in vendita).
Quanto vale la vita di un
essere umano? Non so. Non so quantificarne il valore, quanto possa
“costare” una vita... Non mi rendo ben conto, è una merce che
non tratto, che reputo fuori dal mio mercato, che non commercio, che
per me non è barattabile... Per me, ho scritto, per me... Per altri
ha un valore, ha un peso e, stante l'ultimo agghiacciante fatto di
cronaca, ha un valore molto basso, forse pari allo zero. Forse meno
ancora, forse negativo, come fosse una zavorra che impedisce di
tornare a galla o di volare in alto nell'azzurro del cielo... Ripenso
e non mi riesce di fugare quel pensiero ai due bimbi, di cinque e
neanche due anni, uccisi con una coltellata alla gola dal proprio
padre, qui, a una manciata di chilometri dalle nostre sonnolente e
ronzanti risaie... Ripenso alla loro madre che nell' ultimo respiro
ha fissato l'efferatezza del marito assassino e ha chiesto perchè...
Un perchè che ha messo sulla bilancia da una parte il prezzo della
vita propria e dei due pargoli e dall'altra il desiderio di
“cambiare”, di qualcosa di diverso... In mezzo, a fare da ago,
un traballante e stupido alibi, una trionfale partita di calcio della
nostra Nazionale, con l'esultanza ai goals magistrali dei due
ragazzi azzurri, come se niente fosse, come se il sangue versato
fosse assorbito e celato dal rosso dei nostri sventolanti Tricolori
allo Stadio... Si, l'assassino voleva cambiare vita, ha trovato una
vita con maggior valore e ha cercato (anche se il risultato raggiunto
non era quello sperato, e c'è riuscito) di sbarazzarsi della vita
precedente... Voleva cambiare... Non riesco a scacciare dalla mente
il titolo de “La Provincia Pavese” … voleva cambiare, così
come si potrebbero cambiare le lenzuola ad un letto o un paio di
scarpe oramai senza suola... La vita dei propri figli e della propria
moglie ha pesato poco, poco davvero... l'esistenza di tre persone
nulla ha potuto contro la prospettiva profilatasi, di improvvisa
libertà, di assenza di sensi di colpa...
I sensi di colpa, ah! I
bambini dormivano, colti a tradimento due volte, una volta nel corpo
e una nell'ingenuità...I bambini dormivano, era quasi mezzanotte, e
quando i bambini dormono non vedono, non sentono...
Riccardo stà giocando
con i suoi treni, Viola guarda i Little Pony o qualcosa del genere
alla Tv, li fisso... Elisabetta traffica in cucina con le sue lane e
i suoi filati... Chiamo i bimbi, Viola mi guarda e sorride, Riccardo
si alza e viene verso di me, ignaro dei miei pensieri... mi sorride,
si alza la maglietta e mi chiede un grattino alla schiena... Neanche
a pensarci riuscirei a fare del male o solo a materializzare qualcosa
di negativo nei suoi confronti... è arrivata anche Viola, mi
appoggia una guancia sulla gamba, le accarezzo la testolina bionda, i
boccoli mi scorrono fra le dita... Elisabetta mi sorride, la gattina
si stiracchia su un cuscino... Questa è la vita e la vivo tutti i
giorni, con tutto quello che contiene, con le gioie, con purtroppo i
dolori, con qualche “cazziatone” fatto o ricevuto, con qualche
arrabbiatura, con una dolcissima, ambita e successiva “pace”,
con pensieri, si, quelli ci sono sempre ma vivo, viviamo... La vita è
una merce che non tratto, che reputo fuori dal mio mercato, che non
commercio, che per me non è barattabile...
Lele
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