sabato 26 maggio 2012

Una sera di fine Luglio

Caldo. Un caldo opprimente e umido. Sono ubriaco, fradicio.
Sono uscito solo a prendere le sigarette, poi un caffè, l'incontro con l'Ale e con Andrea,  un cicchetto, due, una birretta e poi fra una chiacchiera e l'altra abbiamo deciso di andare al paese vicino, alla festa... E lì birra, fiumi e un giro di vino e poi un panino con la porchetta e ancora vino e birra e musica, rumore, odore di patatine fritte e carne alla griglia, odore di Autan e sudore...Mi ricordo di aver anche ballato un valzer, mi sembra con la Rosanna ma boh...
Sono ubriaco, ne sono consapevole e non voglio fare cazzate... ma Dio, Dio se gira questa stanza... e caldo. Mi arrivano lampi di caldo alla testa, sono sudato e tutto gira... Da fuori solo i grilli e qualche sparuto rapace e tic, tic, tic... si è messo a piovere... L'è tùta caldana, dicono qui quando dopo il caldo l'umidità condensa e sembra pioggia... non riesco a stare a letto, non in questo stato. Mi infilo dei pantaloni corti e una maglietta, barcollo giù dalle scale ed esco... fresco. Dall'asfalto caldo sbuffi di vapore, leggera foschia nell'aria...
Piove, è acqua tiepida ma tutto sommato piacevole, respiro...
Via Magherno n°8, abito qui. "Perchè a Torre d'Arese c'è Via Magherno e a Magherno non c'è Via Torre d'Arese? Mah!" Strada deserta, silenzio, niente grilli, solo pioggia leggera, sono bagnato e ahh! Ora va meglio!... avevo le ciabatte destra e sinistra invertite... Cammino in mezzo alla strada cercando le pozzanghere... fresco.
Ma che pirla! pirla, pirla, pirla... Pirla! perchè ho bevuto così tanto? Perchè sono uscito? Perchè ho dato retta all'Alessandro? Pirla. Mi viene da vomitare. Dovrei magari vomitare per stare meglio...
Arriva una macchina, vado sul marciapiede e finisco contro una rete metallica e sento uno sfasciume di rami  e foglie... mi aggrappo a qualcosa per non cadere ma  che male diobono! Sono i Carabinieri, mi passano a mezzo metro con giù il finestrino e mi guardano, mi riconoscono, conoscono tutti nei paesi..."Tutto bene?"... "Si tutto bene, vado a pescare"...si allontanano senza alzare il finestrino, piove... sono  Carabinieri... Il braccio mi duole, tocco e sento caldo... cazzo!... Lo spina-christi del Pietro!  "Mi sono graffiato tutto, cazzo, sanguino...", piove.
Piazza Roma...  "a Roma non c'è Piazza Torre d'Arese questo è sicuro... ma  ci sono dei ciucchi come me in giro, anche questo è sicuro...".  Deserto, nessuna macchina parcheggiata, un gatto grigio mi attraversa davanti e si ferma a guardarmi. "Cazzo fai in giro, pirla" sembra dirmi socchiudendo gli occhi... Cammino zigzagando... e dove cazzo vado? Mi sto riprendendo però... e sete. La fontanella è lì, che gocciola... ahh, fresca, quasi buona... bevo fino al fastidio... Riprendo la passeggiata, suonano le quattro e mezza. Il camion del latte, un OM fumoso e ferragliante, esce dal vicolo laterale della Chiesa. Verso Villanterio un chiarore lontanissimo e rossastro preannuncia un'alba bagnata... cammino, piove. Sono sulla via per il Cimitero, alle "case nuove"... silenzio. Una luce accesa, una finestra aperta, una ragazza in intimo e noncurante sta preparando una valigia... però!  Proseguo, là lontano il Cimitero, tremolante di mille lucine... inizia a schiarire e non piove più... Sto meglio ma sono spossato, barcollo ma più per abitudine oramai... Probabilmente posso andare a sdraiarmi... ritorno... cammino in silenzio. La luce dalla ragazza è spenta e sento accendersi un motore di utilitaria... "Mi sa che la tipa parte per le ferie... chissà dove va". La Piazza... è appena passata la Corriera "Migliavacca" delle cinque e venticinque, sento l'odore dello scappamento e in sottofondo il suono cupo dell'otto cilindri Iveco... Lascio la Piazza ed imbocco via Magherno, in fondo tremolano luci di Appennino, posso distinguere i barlumi dei tralicci sulla vetta del Monte Penice, davvero lontani. Cammino sul marciapiede, guardingo verso l'immobile spina-christi, mi guardo il braccio ferito e sorrido... Eccomi a casa... entro in giardino cauto... sono a casa solo... i miei genitori e Gigi sono a Vicosoprano, sono padrone del mondo... Non trovo la chiave e sono troppo stanco. Sete. Il rubinetto è lontano anni luce ora che sono sdraiato sulla panca sotto al porticato... La vista, anche ad occhi chiusi, si fa torbida, i rumori si mischiano... la mia gatta Musci  si è sdaiata sui miei piedi e la sensazione è per nulla spiacevole... mi "tiro su" un telo mare abbandonato ieri lì per terra...  Il sole stà per sorgere, una leggera brezza mi solletica, un cane lontano saluta il giorno. Buonanotte, Pirla.

 Lele

Era la fine del mese di Luglio dell'anno 1997.




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